Manifesto etico
Le pratiche di alimentazione superintensiva nello sport, pur non essendo doping,
creano modelli di emulazione rischiosa, soprattutto tra i giovani.
Spingono l’organismo oltre la fisiologia naturale e alimentano circuiti di
guadagno eccessivo per atleti e team, allontanando lo sport dal suo significato originario.
Serve una riflessione etica collettiva: vogliamo uno sport che sia
educazione e salute o una macchina che brucia corpi e risorse?
Metodo AlBar & AI – Agosto 2025
Introduzione
Nel mondo dello sport professionistico l’alimentazione è ormai parte integrante della preparazione atletica. Atleti di discipline diverse crescono con programmi nutrizionali che forniscono grandi quantità di energia, calibrate su misura. Questa pratica, definibile come “alimentazione superintensiva”, solleva domande etiche: fino a che punto si tratta di preparazione lecita e quando sfiora il terreno del doping?
Nutrizione sportiva superintensiva
- Apporto calorico: sport di endurance fino a ~8.000 kcal/giorno, sport da campo e racchetta fino a ~4.500 kcal/giorno.
- Distribuzione indicativa: 55–65% carboidrati, 15–20% proteine, 20–25% grassi.
- Tempistica: alimentazione pre-gara; durante (gel, barrette, bevande); post-gara per il recupero.
- Obiettivo: massimizzare la capacità di ossidare carboidrati e grassi sotto stress prolungato.
Esempi nelle diverse discipline
- Atletica di endurance (maratona, 10.000 m, ultratrail): 5.000–7.000 kcal/giorno, gestione delle scorte di glicogeno.
- Nuoto agonistico: fino a ~6.000 kcal/giorno, reintegrazione immediata post-allenamento.
- Sci di fondo: tra i più dispendiosi, 7.000–8.500 kcal/giorno nelle fasi di gara.
- Triathlon / Ironman: nutrizione programmata al minuto, con assunzione liquida/solida in gara.
- Canottaggio e kayak: fino a ~6.000 kcal/giorno, bilanciando resistenza e massa muscolare.
- Sport di squadra (calcio, basket, rugby): 3.500–5.000 kcal/giorno, con forte attenzione a timing e idratazione.
- Sport di potenza-esplosività (sollevamento pesi, sprint, ginnastica): meno calorie totali, ma alimentazione mirata a forza e recupero (proteine/creatina etc.).
Zona grigia: il cosiddetto “doping alimentare”
Senza violare le regole, molti atleti usano strategie nutrizionali estreme o integratori in dosi sovrafisiologiche (caffeina, bicarbonato, beta-alanina, ketone esters). Queste pratiche, pur consentite, spingono il metabolismo oltre i limiti naturali e pongono interrogativi etici e culturali, anche per gli effetti di emulazione.
Doping vero e proprio
Per definizione WADA, il doping implica l’uso di sostanze o metodi proibiti (ad es. EPO, steroidi, trasfusioni) per alterare artificialmente la prestazione. Oltre a violare l’equità, comporta rischi significativi per la salute e sanzioni sportive e legali.
Confronto dei livelli
| Livello | Pratica | Status | Esempio | Rischio |
|---|---|---|---|---|
| Nutrizione legittima | Pasti equilibrati ad alto contenuto calorico, integratori di base | Consentito | Programmi nutrizionali strutturati | Moderato, sostenibile |
| Zona grigia | Integratori massicci, strategie nutrizionali estreme | Consentito ma controverso | Ketone esters, alte dosi di caffeina | Medio–alto, stress metabolico |
| Doping | Sostanze e pratiche proibite | Vietato | EPO, steroidi, trasfusioni | Molto alto, pericoloso |
Conclusione
L’alimentazione superintensiva non è doping, ma rappresenta un’esasperazione metabolica che porta il corpo oltre la fisiologia comune. È lecita per i regolamenti, ma resta eticamente discutibile se diventa condizione necessaria per l’élite, specie quando genera emulazione e concentra ricchezza e potere economico in pochi attori dello sport.
Bibliografia essenziale
- World Anti-Doping Agency (WADA). Prohibited List 2025. Montréal: WADA, 2025.
- IOC Consensus Statement on Sports Nutrition. Journal of Sports Sciences, 2018; 36(sup1): 7–17.
- Burke LM, Hawley JA. Swifter, higher, stronger: What’s on the menu? Science, 2018; 362(6416): 781–787.
- Jeukendrup AE. Nutrition for endurance sports. J Sports Sci, 2011; 29(sup1): S91–S99.
- Maughan RJ, Shirreffs SM. Nutrition and hydration concerns in elite racquet sports. Br J Sports Med, 2008; 42(10): 89–95.
- Spriet LL. Exercise and sport performance with low doses of caffeine. Sports Med, 2014; 44(Suppl 2): S175–S184.
- Pitsiladis YP et al. Beyond doping: Nutrition and elite endurance performance. Int J Sport Nutr Exerc Metab, 2019; 29(2): 111–123.
Nota: i range calorici sono indicativi e variabili in base a età, sesso, massa, clima e fase di stagione.
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